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Ucumari

Ucumari. Gli animali, le piante e gli iconici ambienti naturali del Sudamerica.

Il Sudamerica svela un mondo di contrasti che si riflettono nella sua ricca biodiversità e nelle culture indigene. Dalle foreste lussureggianti ai fiumi imponenti, dagli aridi deserti costieri alle cime innevate e ai ghiacciai, il continente è un mix di ambienti unici e iconici. Il grande rio delle Amazzoni e l'Orinoco sono le arterie verdi di Gaia, mentre la Patagonia e le Ande vivono sotto l'impeto di venti potenti. Le coste marine, ricche di fauna, sono solo l'ultima gemma del continente con la maggiore biodiversità del pianeta, un tesoro biologico da preservare. Il giaguaro e il condor dominano il regno animale, simboli di sacralità e cacciati per le loro ossa taumaturgiche, mentre le culture native, come gli Yanomami e i Mapuche, rivendicano un passato che continua a vivere nel presente e che si intreccia con la natura e gli esseri magici che la popolano. Questa sintesi geografica e culturale, condita da miti antichi e una natura straordinaria, dà vita a un continente unico, splendido e affascinante dove la vita si bilancia tra estremi.
Cosa è l’Ucumari 
L’Ucumari è molte cose, alcune reali e svariate immaginarie.
In origine, e in lingua nativa aymara, è un orso, o meglio l’unico urside del continente Sudamericano. I naturalisti lo conoscono come orso degli occhiali, un bestione di 1,80 metri di lunghezza e 110 chilogrammi di peso, di pelo marrone scuro tendente al nero con macchie biancastre attorno agli occhi, vive in grotte nelle foreste di montagna. Quando si alza sulle zampe posteriori e ruglia, lancia grida, incute timore a uomini e animali. I cani lo affrontano solo se in branco.
Nella paura l’uomo vede cose che a volte non sono reali: acuisce i tratti bestiali della fiera e ingigantisce quelli umanoidi, così che l’ucumari, nei miti e nelle leggende, si trasforma in un uomo bestiale, ma con un cuore. Si racconta, infatti, che se incontra una persona di buone intenzioni non succeda nulla, anzi, è probabile che gli ceda il passo, mentre se si confronta con un uomo malvagio, ecco che l’affronta a viso aperto, nel qual caso è meglio scappare che perdere la vita.
Il lato terrificante dell’ucumari leggenda viene usato per esercitare controllo o per mettere in guardia dagli eventuali pericoli. Spaventa i bambini disobbedienti e rapisce gli adolescenti di entrambi i sessi quando, soli, si avventurano nei boschi. Questi ultimi, o queste, vengono usati per soddisfare i desideri sessuali dell’orrido, indicato come uco se si accoppia con le ragazze, e uca se con i ragazzi.
Ma non è questo l’aspetto che ci interessa.
L’Ucumari di questo libro è quello mitologico che protegge i boschi, i fiumi e tutti gli animali che li abitano. È una sintesi armonica di animale e uomo, è uno spirito benevolo ma severo che insegna all’uomo a convivere con la Natura.

Gli autori sono: Michele Molinari (Italia – biologo, giornalista e fotografo) e Christian Ostrosky (Argentina – geografo e fotografo).

Ucumari 
è in formato cartaceo, €15, e in formato digitale, €4,99.
Paperback, 122 pagine stampate in bianco e nero su carta crema.
Edizioni: So di non sapere - 2024 - ISBN 9791222725796 cartaceo
Si trova: in libreria e da Amazon Apple Books Feltrinelli IBS Mondadori YouCanPrint

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